Il rione Testaccio, che occupa circa 60 ettari sulla riva sinistra del Tevere, conserva significative testimonianze e presenze monumentali delle varie epoche e vanta una continuità funzionale dalla città antica alla città moderna per la singolare vocazione economico-commerciale periodicamente riemersa nel corso dei secoli, per questo si presta a diventare un buon laboratorio per la creazione di un “museo diffuso” del territorio.
E’ in corso di realizzazione un sistema museale integrato, che prevede un percorso fisico nel rione, un percorso multimediale e l’allestimento di un’area archeologica e di uno spazio destinato alla didattica per l’infanzia.
Il progetto di musealizzazione si inserisce in un più ampio progetto di ricerca e conoscenza volto a ricostruire il palinsesto storico di questa porzione di città e l’alternanza dei differenti paesaggi succedutisi nell’area. Nel progetto, ideato e gestito dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma sono coinvolti il Municipio I Roma Centro Storico, Il Reale Istituto Neerlandese di Roma, La Fondazione Bordoni e alcune professionalità private che collaborano attivamente alla sua realizzazione.
Accanto all’intervento di musealizzazione il progetto, che ha già effettuato un ampio scavo di archeologia preventiva nell’area del nuovo mercato rionale, prevede un articolato intervento di conoscenza, valorizzazione e apertura al pubblico dei resti monumentali della Porticus Aemilia, antico edificio connesso al porto fluviale dell’antica Roma, e lo sviluppo di mediatori e attrattori culturali per la popolazione locale e il turismo, incentrati sulla elaborazione di proposte artistiche che possano suggerire il continuum spazio-temporale e le fasi di transizione che hanno contraddistinto i differenti paesaggi e le relative funzioni assunte nei secoli dall’area del Testaccio.
Il progetto, che si inserisce in un’opera di riqualificazione urbana del Rione, è volto a riscoprire e mostrare la storia dell’insediamento umano nell’area, ricreando un percorso ideale, fisico e percettivo che renda manifesta l’identità storica e culturale del quartiere attraverso la formazione di un’unità spazio-temporale tra la città antica e la città moderna.
Ci si propone infine di mostrare, in città a continuità di vita come Roma, il valore del rapporto antico-moderno e le potenzialità della valorizzazione del patrimonio culturale come elemento di sviluppo nelle trasformazioni urbanistiche delle città moderne.